La normale democratica alternanza ha portato ad una radicale modifica del C.d.A. del CREC, il service operativo del Capitolium.
Esigenza avvertita dal trascorrere del tempo e dalle modificazioni nell’ attuazione della riabilitazione equestre. Poiché è di questo che stiamo parlando: non del semplice contatto con l’animale, ma di una terapia praticata da operatori abilitati dall’A.N.I.R.E. dopo un corso integrato di formazione motoria e psicologica. Senza inutili dietrologie, ma per ricordare l’entusiasmo e la generosità che hanno animato i promotori di questo ultratrentennale service, unico per i lions sul territorio per continuità e qualità, fiore all’occhiello del nostro Club.
Lo era al tempo dei Padri Promotori: i Mezzatesta, i Cavicchioli, gli Scotti di Uccio, Aldo Grasso, presidente dell’anno, ma poi tutti i soci che, scegliendo di aderire ad un Club-service internazionale desiderano prestare soccorso ai deboli, simpatia ai sofferenti.
l tempi hanno consigliato poi di aggiornare la struttura in Onlus, per potersi adeguare alle normativa regionali, garantendo agli utenti uno standard di alto livello.
Molti progressi sono stati fatti: l’installazione dello tensostruttura è stata determinante per la regolarità dei corsi che hanno cadenza continuativa per 8 mesi e si tengono, oltre al Centro della Polizia di Stato in via Anicia, presso i Lancieri di Montebello a Tar di Quinto.
Del C.d.A. di durata triennale, fanno parte oltre ai membri previsti stautariamente, il presidente pro tempore del Capitolium e un delegato del Governatore. A giugno, nella tornata elettorale, è stato eletto presidente del C.d.A. il “nostro” generale Tommaso Bruni che, con l’efficienza e competenza che hanno distinto la sua lunga brillante carriera nell’Arma, si è immediatamente impegnato a quell’opera di trasparenza e innovazione richieste dalla normativa Onlus e dall’ottimizzazione del servizio. Come noto, ogni cambiamento crea qualche trambusto.
E l’accesso efficace di nuovi consiglieri -Lomonaco (L.C. Aurelium, segretario, Muti, tesoriere, Pesce e Murdaca) hanno portato a tempestive dimissioni degli altri cinque eletti. Questo non ha impedito il normale riavvio dell’attività nei campi, anche se, dopo cinque mesi non sono pervenuti i documenti, più che sollecitati, per la previsione di bilancio.
Il CREC si sosteneva economicamente con le quote degli utenti paganti, le quote associative dei soci aderenti, donazioni spontanee di altri Clubs Lions, contributi di Enti, il cinque per mille quale Onlus. Questo tentativo di frapporre ostacoli risulta inutile di fronte alla volontà e alla determinazione del C.d.A. e lo sarà con la coralità dei consensi dei lions del Capitolium. Non possiamo esitare di fronte all’impegno profuso dal C.d.A. a nome del Club, ma, e soprattutto ad una utenza così debole verso la quale abbiamo assunto un impegno pregnante.
La realtà ci porta a prevedere -tra le dimissioni pervenute e le prossime -la diminuzione di circa cinquanta quote associative, oltre altre trenta acquisite confusamente. E’ facile dedurre che verranno a mancare circa ottomila euro. L’impegno di ciascuno di noi è quello di aderire personalmente, associare almeno un altro membro della famiglia e un amico. Intanto, oltre ai consulenti a titolo volontario già attivi, il Presidente ha “arruolato” nuovi elementi di alto livello.
La direttrice tecnica (L.C.Ara Pacis) è stata sostituita dalla dott. Mira e la carenza di volontari sul campo ha il supporto di Mattia Ghiotti che impegnerà altri due giovani. Seguendo l’esempio di pronta generosa risposta dato da questi trentenni a noi non resta che adeguarci con altrettanta gioia e generosità.
Maria Teresa Pesce