Riflessione sull’attività del Centro

Caro Amico,
dopo un anno di questa magnifica ”avventura“ quale Presidente del CREC – Centro Rieducazione Equestre Capitolium, mi corre l’obbligo di fare una riflessione su questo Centro che nel corso della sua ultra trentennale attività, ha prestato assistenza ai diversamente abili attraverso la Rieducazione Equestre, ovvero l’ ippoterapia.
Lo devo, ancor di più, a tutti quelli (componenti gli organi statutari del CREC, operatori della riabilitazione equestre e singoli soci) che hanno contribuito, in quest’anno di nuova governance, a lavorare in silenzio e con grande solerzia alla “nuova era” per il rilancio del Centro di Rieducazione Equestre del nostro Distretto. Lo dico con cognizione di causa perchè si è sentito tanto parlare del CREC sia nel bene che nel male (i detrattori ci sono sempre, purtroppo, anche nel mondo lionistico) ma sono convinto che i fatti e le testimonianze, specie dei genitori degli allievi, siano la migliore riprova della bontà del lavoro svolto sino ad oggi.
Un grazie lo devo, anche, al Colonnello Comandante dell’8° Lancieri di Montebello ed al Suo Staff del Centro Ippico Militare, alla Dirigente la Sezione a Cavallo della Polizia di Stato e al Personale della Guardia Forestale che ci hanno seguiti pazientemente durante il trascorso anno terapeutico.
La riflessione è opportuna anche perchè, ancora oggi, alcuni non hanno idea di cosa sia la reale attività che caratterizza questo magnifico Service, unico nella sua peculiarità del mondo lionistico.
E’ opportuno un breve cenno storico. Il CREC nasce dalla volontà di alcuni Soci del Lions Club Capitolium nel lontano 17
aprile 1984, per aiutare chi soffre di una disabilità psico-motoria mediante l’uso dello “strumento”cavallo e di personale qualificato presso l’ ANIRE (Associazione Nazionale Rieducazione Equestre). Nel 2009 è divenuto una Onlus regolarmente iscritta nei registri della Regione Lazio e della Agenzia delle Entrate.
L’ippoterapia, è una delle più concrete e significative attività svolte dai Lions del Distretto 108 L ( Lazio, Umbria, Sardegna).
Il nuovo management del Centro ha ritenuto di conferire ai corsi terapeutici una valenza più tecnica e più professionale rispetto alla impostazione degli anni passati: nel momento in cui perviene una richiesta al CREC, il caso viene esaminato dall’organo tecnico-scientifico -una psicologa – che d’intesa con quello tenico-operativo – un operatore abilitato ANIRE – individua il percorso terapeutico confacente alle necessità del soggetto. Di norma la seduta equestre dura 40 minuti e il percorso terapeutico viene costantemente attualizzato, anche attraverso la scelta del cavallo, per creare nuovi stimoli di risposta nel cavaliere, proprio al fine di tenere sempre desta la sua attenzione. La psicologa e l’operatore che si confrontano giornalmente dialogano con il famigliare dell’assistito per recepire e fare proprie le reazioni positive e/o negative che possono tornare utili per adeguare la terapia e, anche, per migliorare l’empatia con l’allievo.
Fin da quando è stato fondato, il Centro ha sempre usufruito dei contributi dei Clubs del Distretto, dei singoli Lions e degli Amici che seppure non aderenti all’Associazione credono nell’alto impegno sociale del CREC e lo sostengono con proprie autonome elargizioni. Purtroppo il trend dei contributi dei Clubs negli anni non è mai stato costante, ho potuto constatare che i maggiori picchi di donazioni si sono verificati durante i primissimi anni di fondazione del Centro e quando è stata ottenuta la iscrizione nel registro delle ONLUS. Già nel 2013-14 c’è stata una maggiore flessione che si è acuita nel 2014-15 a causa del cambio di governance che, purtroppo, è stato mal finalizzato da alcuni soci lions che hanno voluto primeggiare o meglio mettersi in mostra, sino ad arrivare a non tenere conto delle finalità proprie del CREC
giungendo ad un uso strumentale per scopi pseudo istituzionali. Logicamente tale stato di cose ha provocato disaffezione da parte dei Clubs e dei singoli soci con la spiacevole conseguenza della contrazione dei contributi. Credetemi, per esperienza vissuta nel decorso anno sociale unitamente agli altri consiglieri del CREC sempre presenti nei giorni di attività dell’ippoterapia, non è facile partecipare alla quotidianità dell’attività terapeutica senza essere coinvolti emotivamente dal contesto, specie quando questo è costituito dal diversamente abile e dalle ansie dei genitori che vengono riversate sugli operatori e sugli altri presenti. E’ un procedimento di transfert a cui difficilmente ci si può sottrarre quando si ha a cuore il bene del meno fortunato, a meno che l’individuo non sia avulso da tale realtà ovvero i suoi interessi, pur formalmente all’interno dell’Associazione, siano in realtà proiettati a gestire altre cose, cioè i fatti propri per emergere ed affermare il proprio smodato egocentrismo .
Purtroppo, è facile imbattersi in quanto detto a causa di quel processo di massimalizzazione ed, ahimè di accentuato edonismo e falsità, che caratterizzano la realtà sociale del momento ed ecco perchè è d’obbligo per tutti noi LIONS il richiamo a quei valori morali e di etica comportamentale che sistematicamente vengono enunciati all’inizio di ogni meeting lionistico ma che in realtà, poi, vengono disattesi.
Tra circa un mese i tecnici del Centro selleranno i cavalli per gli assistiti che hanno già rinnovato l’iscrizione e per quelli che lo faranno nei prossimi giorni, lo staff tecnico e quello operativo sono pronti a mettere a disposizione dei meno fortunati la loro professionalità con rinnovato vigore.
Per quanto mi riguarda, interpretando il pensiero dell’intero Consiglio Direttivo e di tutti i soci, chiedo solo una maggiore attenzione da parte del Distretto e di tutti i Clubs affinchè durante il prossimo anno inseriscano tra i loro services un piccolo contributo a favore del Centro di Riabilitazione Equestre che porta il nome Capitolium solo per ricordare il club fondatore (e per superare l’impasse dell’autorizzazione del logo lions) ma senza riserve
mentali che il CREC appartiene a tutti i Clubs ed al Distretto 108L, come testimoniato dall’elenco dei soci appartenenti a diversi Clubs. L’attuale Consiglio Direttivo, mio tramite, prende l’impegno di rendere pubblico il bilancio annuale, attualmente solo i membri del CD ricevono mensilmente lo stato di cassa e, mette a disposizione i propri Consiglieri per interventi finalizzati ad una maggiore conoscenza delle attività del CREC in occasione delle conviviali.
Un caro saluto.
Roma 2 settembre 2015

Gen. Tommaso Bruni



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